In cloud computing anche l'eBook Store di Google

Google, non finisce mai di stupirci arricchendosi ogni giorno di nuovi servizi online. Oggi analizziamo una notizia apparsa stamane su HWFiles, ma di cui si vocifera già da qualche tempo. Un meganegozio di libri online gestito per l'appunto da Google. Il progetto che inizialmente prese il via in forma sperimentale, attualmente è operativo negli USA con una possibilità di scelta non indifferente. Stiamo parlando di numeri che superano i tre milioni di titoli.


Chi di noi si è avvicinato al mondo dei database relazionali, ricorderà che l'esempio classico per descrivere un archivio quando si comincia ad affrontare lo studio di questo argomento è quello della biblioteca con le sue schede di cartone e gli scaffali di legno. Ebbene questo è quello che ha realizzato il motore di ricerca più potente della terra. Solo che è molto più grande.




Supponiamo di voler leggere il piccolo principe. Entriamo in Google Libri dalla home page cliccando su libri ed una volta entrati inseriamo il titolo come chiave di ricerca. Ci verrà restituita una lista delle edizioni di quel titolo. Oltre a scegliere quale edizione consultare, potremo sbizzarrirci anche smanettando con alcuni parametri disponibili. Per citarne qualcuno... Sapremo se l'anteprima disponibile o meno, potremo vedere le recensione degli altri lettori, le informazioni bibliografiche, potremo esportarne le varie citazioni, inserire commenti etc.



Ci staremo chiedendo cos'è l'anteprima. In pratica ci viene permesso di leggere parte del libro online prima di decidere se acquistarlo. Un po' come si fa con i programmi shareware. Se poi pensiamo che ne valga la pena, possiamo acquistarlo e decidere se scaricarlo, stamparlo o godercelo online (in cloud computing). Google assicura la compatibilità dei contenuti con i più diffusi eBook reader installati su varie periferiche (PC/Mac/Linux, iPad/iPhone, palmari, cellulari, etc).


E' pur vero che in questo modo contribuiremo a far scomparire i buoni, vecchi scaffali pieni di libri impolverati che riempivano i nostri salotti. Anzi se ci pensiamo bene, un tempo non troppo lontano, in molte case italiane, il salotto era occupato per metà da enciclopedie. La UTET o la TRECCANI erano sempre in bella mostra. Era uno status symbol che quasi nessun ragazzino sfogliava ad eccezione delle pagine  relative all'apparato anatomico/genitale dell'opposto sesso. Alla stessa stregua delle pagine dell'intimo del Postal Market.. Adesso, se siete soli direte tra voi e voi... mizzica... vero! Se invece c'è qualcuno davanti direte... Ma chi io??? NOOOO! Mai fatto! Poi sono arrivate le enciclopedie su CD/DVD ed ora il Cloud Computing. Possedere non serve a nessuno ed inoltre inquina.

Inoltre abbiamo anche la possibilità di gestire la nostra personale biblioteca, inserendo nella nostra personale lista, i libri preferiti, quelli da leggere, quelli attualmente in lettura e quelli letti. Saranno resi disponibili inoltre una parte di contenuti gratuiti... anche quì la similitudine con il freeware.






Per quanto riguarda i diritti d'autore, Google si è rivolta al Content Server 4 di Adobe.

Chissà se questa notizia potrà essere l'epilogo di una svolta per gli scrittori meno conosciuti oppure no?





Che cos'altro aggiungere?

Commenti